Si torna a parlare dell’ormai vecchia causa che vedeva contrapposte da un lato Ripple Labs e dall’altro SEC. Una causa che entrambe le parti hanno intenzione di portare a termine con un accordo e con suddetto accordo che invece è stato ostacolato dai giudici competenti. Una questione che dovrebbe interessare però più gli avvocati che gli appassionati di criptovalute, per tutta una serie di questioni che andremo a analizzare nel corso di questo approfondimento.
Al contrario di quanto si vorrebbe far intendere sui social, l’arrivo di questo accordo in tempi brevi è completamente ininfluente sul futuro di Ripple, che ha visto $XRP tornare nel mondo delle crypto classiche che non sono considerate security, cosa che era l’unica ad interessare effettivamente i mercati. Se l’accordo, o meglio, l’ok sull’accordo dovesse tardare, non sarà un grosso problema.
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No, non è così importante per XRP: il meglio è già avvenuto
Sappiamo che la narrativa che vorrebbe l’accordo tra SEC e Ripple Labs come il più importante di sempre è spinta, con una certa forza, sui social. L’accordo arriverà, nonostante i giudici in passato si siano opposti su questioni principalmente tecniche e che riguardano il tentativo degli avvocati di SEC di passare per le vie brevi.
- Perché non è così importante
Perché in realtà la questione più importante di tutto l’affare SEC vs Ripple Labs era relativo alla definizione di XRP come security. Uno status che causa tutta una serie di problemi a catena e che in passato aveva portato al delisting di questa crypto da alcuni exchange negli USA.
La questione è stata già chiusa: tutte le vendite secondarie di XRP – ovvero quelle che non sono partite da Ripple Labs ma che avvengono all’interno degli exchange, sono da considerarsi come vendita di crypto che non sono security. E questo ha portato non solo al re-inserimento di XRP all’interno degli exchange USA, ma anche alla richiesta di approvazione di ETF con XRP al loro interno, senza che questa situazione sia più di ostacolo.
- Cosa manca nell’accordo?
La questione attiene ad una multa – in realtà di poca entità rispetto alle dotazioni di chi ne è stato colpito – che non riguarda in alcun modo lo status legale di Ripple negli Stati Uniti. Ripple si sta muovendo già con ampie falcate nel mercato degli Stati Uniti, come è ampiamente dimostrato anche dal lancio, a fine 2024, di RLUSD, con licenza proprio negli Stati Uniti e nello specifico a New York, una delle giurisdizioni più dure per quanto riguarda l’ottenimento di questo tipo di licenze.
Quando arriverà? Cosa cambierà?
Ci sono ottime probabilità che all’arrivo dell’eventuale OK da parte delle corti per l’accordo tra SEC e Ripple ci siano dei movimenti rialzisti su XRP, per quanto l’arrivo di tale accordo sia certamente scontato.
Per il resto, come abbiamo visto sopra, non è così importante che arrivi in tempi brevi. Tutto quello che doveva succedere affinché XRP e Ripple tornassero a uno stato di normalità negli Stati Uniti è già accaduto. E con ogni probabilità i vettori per una crescita aggiuntiva anche in termini di prezzo saranno altri, a partire dagli ETF – per i quali ci attendiamo comunque aggiornamenti a breve.